Come scegliere un broker

Come scegliere un broker

Broker: perché è importante

La scelta di un buon broker rappresenta un passaggio importante. E’ dal broker, infatti, che dipende la carriera del trader. Può sembrare eccessivo ma non lo è: nel migliore dei casi si pone come intermediario tra l’investitore e il mercato; nel peggiore dei casi è un vero market maker.

Dunque, come scegliere un broker? La questione è più semplice di quanto si pensi, almeno nella prima fase del processo decisionale. Momenti caratterizzati da una banale verifica dei requisiti minimi, effettuata allo scopo di individuare i broker disonesti o ambigui (e ovviamente evitarli). Una volta realizzata questa analisi è bene però soffermarsi su criteri in grado realmente di suggerire la qualità delle singole offerte.

Ad ogni modo, la condizione necessaria (ma non sufficiente) per scegliere il broker è il possesso di una licenza, ossia un attestato di un ente regolatore che ne dimostri la credibilità e il rispetto delle norme. L’ente certificatore più importante è la Cysec, ma non è certo l’unico capace di fornire solide garanzie (nel nostro Paese opera la Consob).

Conviene poi constatare se il broker è a posto dal punto di vista delle informazioni: se il sito è ricco di dettagli sulla sede legale oltre che sull’offerta. In caso di esito positivo, l’esame è superato. Il passaggio successivo è il controllo di eventuali costi occulti oppure ostacoli nel prelievo. Per farlo è sufficiente spulciare le recensioni online o raccogliere il parere degli utenti.

Scegliere il broker: tre macro-criteri

Una volta consapevoli dei criteri minimi è facile capire come scegliere un broker. Le aree di “intervento” sono tre:

  • Offerta economica. E’ un aspetto importante e coincide con la quantità di denaro, o di capitale, che il broker in un modo o nell’altro trattiene per sé. I metodi sono due, commissioni e spread. Solo alcuni broker li impongono entrambi, in genere uno esclude l’altro. E’ bene sapere in anticipo quale commissione viene applicata (se viene applicata) e a quanti pip ammontano gli spread.
  • Offerta di trading. L’offerta può essere variegata già a partire dal rapporto tra trader e mercato. Esistono infatti broker Market Maker, più accessibili ma lenti, e broker ECN, più veloci ma molto più difficili da gestire. Nel primo caso il broker non solo intermedia ma reagisce, nel secondo intermedia solamente. Ovviamente, è bene analizzare l’offerta di asset e anche di strumenti dell’analisi tecnica e fondamentale.
  • Piattaforme. Anche la questione delle piattaforme gioca un ruolo importate. Ogni broker offre determinate piattaforme, sebbene le più famose alla fine siano condivise da tutti. Un esempio è MetaTrader, in pratica onnipresente. Spesso è possibile scegliere una piattaforma da broker (solitamente Web Trader) e da mobile.